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Apicoltura api

Con il termine apicoltura si intende l’allevamento dell’api mellifica. Siamo abituati ad associare questo termine solo con la produzione e la raccolta di miele ma in realtà l’apicoltura ha una funzione molto più importante che è quella dell’impollinazione delle piante. Delle migliaia di piante che l’ape visita, circa mille di queste possono riprodursi solo in presenza dell’ape e nessun altro insetto. Alcuni scienziati hanno messo in evidenza l’ipotetica estinzione dell’ape mellifica ed altre specie di essa sul pianeta.

Se nella catastrofica ipotesi ciò accadesse,  migliaia e migliaia di specie vegetali si estinguerebbero e i cambiamenti che si otterrebbero sul pianeta metterebbero a serio rischio la sopravvivenza dell’uomo. Purtroppo anche le api hanno i loro nemici, l’uomo in primis, e ogni anno le colonie subiscono perdite; ci auguriamo quindi che l’apicoltura venga sempre più salvaguardata e tutelata.

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L’Ape

Tra le diverse razze di apis mellifica utilizzate in apicoltura vi è la “Ligustica” detta anche ape italica che è molto apprezzata per le sue caratteristiche. In apicoltura ogni famiglia è custodita all’interno del nido, la regina è addetta alla deposizione del le uova nei favi e tramite il suo feromone regola la vita all’interno dell’arnia, il maschio è  addetto alla fecondazione della regina  e poche altre attività, mentre le femmine svolgono diversi compiti  in base alla loro età  (in estate vivono circa 40 giorni). Esse si occuperanno della pulizia dell’arnia e dei favi, di nutrire le giovani larve, di difendere la colonia, di mantenere il nido ad una certa temperatura, di produrre cera e  di raccogliere polline e nettare.

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L’Apicoltore

L’apicoltore ha il compito di salvaguardare le singole famiglie e non può permettere di trascurarle, deve continuamente monitorarle perché ci sono diverse variabili che possono condizionare la salute delle api quali il clima, le scorte alimentari,  le caratteristiche della regina, malattie ecc.; inoltre deve avere una buona dose di sensibilità e intuito nel  capire i luoghi migliori per  la raccolta e far rendere al meglio le proprie arnie.

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I  prodotti delle api

IL MIELE: è costituito da glucosio, fruttosio, acqua, maltosio, aminoacidi, saccarosio, polline e diversi enzimi che permettono di assorbire gli zuccheri  immediatamente, senza digestione.

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PAPPA REALE:  è il nutrimento della regina ed è composto da molte vitamine, aminoacidi, glucidi, proteine, lipidi, ormoni di crescita, carboidrati ecc. La pappa reale svolge numerose azioni benefiche sul nostro organismo.

POLLINE:  anche il polline contiene una miriade di sostanze tra vitamine, proteine, enzimi, ormoni di crescita, ecc., possiamo anche qui apprezzare gli effetti benefici sul nostro organismo.

PROPOLI: La propoli è una resina che le api raccolgono dalle piante, la utilizzano come sigillante e come disinfettante. Nell’ uomo la propoli svolge un’azione antibatterica e antiossidante.

CERA: la cera viene prodotta dalle ghiandole delle operaie miscelato con polline e propoli, in apicoltura si usa per i fogli cerei. La si può utilizzare anche come prodotto per mobili.

IL VELENO: il veleno delle api ha proprietà curative nell’uomo, infatti  per le sue caratteristiche viene usato per prodotti contro reumatismi, artrosi, allergie ecc.

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Smielatura 

L’estrazione del miele dai telaini prelevati all’interno del nido si chiama smielatura, viene effettuato in laboratorio e gli attrezzi utilizzati possono essere da quelli più tradizionali a macchine automatizzate. Le fasi della smielatura sono: disopercolatura, centrifuga, filtraggio, trasferimento in recipienti decantatori e invasettamento.
Con la disopercolatura si toglie il velo di cera costruito dalle api sulle cellette riempite di miele nel favo. A quel punto il telaino viene fatto girare dalla macchina centrifuga dove avviene l’estrazione completa. Il miele estratto passa attraverso un filtro che separa eventuali residui di cera e propoli.  Successivamente viene depositato nei recipienti decantatori per alcuni giorni, quindi invasettato.

Apicoltura

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