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Il Comune di Scerni è situato ad una ventina di chilometri dal mare Adriatico e nelle vicinanze di Vasto. Il territorio si estende su un paesaggio collinare per circa 4.100 ettari con una superficie prevalentemente coltivata. Gli abitanti vivono nelle molte località periferiche e nel capoluogo che si distende su una collina a 276 m. sul livello del mare. Adagiato sul crinale di una dolce collina, ha la fortuna della sua posizione geografica e strategica per chi intende visitarlo.

Scerni paese turistico vicino al mare

Dista solo pochi chilometri dal mare Adriatico, dall’autostrada, dalla Maiella; dalla stessa Roma è a qualche ora di viaggio. Al suo interno si consiglia di visitare, oltre al centro storico, il bosco dell’Istituto Tecnico Agrario, il Colle dei Sospiri con il suo verde e con tanta aria buona.

scerni piazza

Le sue numerose località, prime fra tutte San Giacomo, evidenziano la laboriosità dei loro abitanti nel campo agricolo e sopratutto della viticoltura, produttrice di ottimo vino che si ottiene nella moderna Cantina Sociale.

SANTUARIO DELLA MADONNA DELLA STRADA

chiesa

All’ingresso del paese si incontra il santuario della Madonna della Strada edificata negli anni sessanta. Esso sorge sui resti di un’antica chiesetta del 1400, costruita dai pastori nomadi affinchè la madonna li proteggesse durante il loro cammino. La chiesetta era preceduta da un portichetto per il ricovero dei pellegrini. L’interno, ad una sola navata, era arricchito con stucchi e decorazioni pittoriche ed un altare ligneo dipinto e dorato. Nell’attuale santuario sono conservati due statuette di legno policrome risalenti al XIV secolo e rappresentanti San Panfilo e San Donato, e la Statua della Madonna. Quest’ultima, nonostante le “ridipinture”, si qualifica per importante opera dei primi del Cinquecento, vicina a Silvestro dell’Aquila. Essa avrebbe sostituito un più antico simulacro della Madonna che una leggenda vuole rinvenuto su un albero di fico e in seguito trafugato nottetempo da alcuni atessani, poi costretti ad abbandonarlo lungo la via del ritorno, sul luogo dove venne in seguito costruita la chiesetta, perché all’improvviso divenuto talmente pesante che neppure settanta paia di buoi riuscirono a spostarlo.

CHIESA DI SAN GIACOMO

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Questa chiesa sorge in Contrada San Giacomo che prese il nome, secondo una credenza popolare, dal ritrovamento nel luogo dove attualmente sorge la chiesa, di un quadro dell’Apostolo San Giacomo Maggiore, che, secondo alcuni, fu commissionato dal sindaco di allora ad un pittore artigiano locale di nome Ernesto Piscicelli, al fine di far prosperare questo territorio e la piccola cappella già esistente. L’Antica chiesa, rifugio per i pastori transumanti che passavano per il tratturo con le loro pecore, era tutta mattoni, decorata all’interno con marmi pregiati acquistati direttamente da parroco Don Giovanni De Risio. Durante i lavori di ristrutturazione, negli anni ’80, i marmi vennero rimossi, le pareti furono intonacate, gli altarini secondari furono smantellati, e la chiesa assunse un volto più moderno. I lavori di ristrutturazione continuarono nel 2000 con la sistemazione dell’altare, dell’oratorio, del giardino, del portone principale con rilievi raffiguranti alcuni momenti della vita di San Giacomo e della cappella nella quale è custodito il dipinto originale del 1600.

PALAZZO RAIMONDI

Ex municipio, al suo interno saloni con soffitti affrescati. Sulla facciata delle lesene che separano porte e finestre. E’ qualificata come “casa palaziata” (nobiliare). Fu acquistata nel 1810 da Don Ferdinando Raimondi o dal Marchese Don Ferdinando D’Avalos. La sua costruzione risale al XVIII secolo. La pianta dell’edificio è a blocco appartato, il tetto è a padiglione, la muratura è a secco con mattoni faccia a vista. Presenta una cisterna cilindrica, resti di torretta e un sotterraneo. Ristrutturata nel 2000, è oggi, sede della casa canonica e di varie associazioni.

PALAZZO DE RISEIS è qualificato come palazzo baronale, costruito nel XVIII secolo, su resti del castello di Scerni e al posto di casette demolite. Pianta a blocco rettangolare, tetto a padiglione, muratura a secco, mista intonacata. Un tempo ospitava una biblioteca privata.

palazzo

PALAZZO D’AVALOS Qualificato come palazzo fortificato, fu costruito dai marchesi D’Avalos su un impianto preesistente, durante il rinascimento, nel XVI secolo. In Origine doveva presentare numerosi torri con feritoie; si osservano pietrame e mattoni risalenti a epoche diverse. Il lato settentrionale presenta pareti con muratura faccia a vista, capitelli ionici, all’angolo una torre quadrangolare in muratura con mattoni faccia a vista. Il palazzo D’Avalos faceva parte dell’intero complesso edilizio del castello con le mura di difesa che circondavano il paese. Il palazzo si estendeva dietro l’attuale chiesa parrocchiale verso la località denominata Pian Palazzo. Oggi nel castello sono stati ricavati dei mini appartamenti da affittare. Fonte: Comune di Scerni.

ISTITUTO AGRARIO RIDOLFI

Istituto agrario scerni

Importante riferimento per l’intero territorio è il prestigioso Istituto agrario “Ridolfi”, antica e gloriosa scuola che ha formato professionalmente generazioni di tecnici agricoli.

agrario scerni

Della tradizione culinaria tipicamente scernese sono Gli “ndurciullune”, tipici dell’area scernese, rappresentano la tipologia meno sottile della pasta alla chitarra. Per essere gustati appieno, vanno conditi con sugo a base di carne di castrato o di pecora, pomodoro a pezzetti, olio extravergine di oliva e varie spezie aromatiche. Questo piatto nasce dall’incontro della civiltà contadina con quella pastorale, che avveniva durante la transumanza, in quanto riunisce le materie prime più utilizzate in entrambe le culture. La sua origine è perciò sicuramente stata trasmessa oralmente dai contadini anziani.
Le sagne a pèzze o ‘tacconelle’, sono preparate con un impasto di acqua, semola di grano duro e farina di grano tenero va steso in una sfoglia dello spessore di 2 mm, che viene poi tagliata a strisce oblique della larghezza di 4 cm circa, in modo da ottenere tanti pezzettini a forma di rombo con rapidi colpi di coltello.
Le sagne vengono esaltate da un condimento di estrema freschezza e semplicità, a base di sugo di pomodoro fresco a pezzetti, basilico, aglio e olio extravergine d’oliva, che preferibilmente deve restare abbastanza brodoso e insaporito con formaggio pecorino grattugiato.

FESTE E TRADIZIONI

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La chiesa del paese, San Panfilo, si trova in via arcivescovo De Risio, costruita prima del XIV secolo, infatti la prima citazione storica è del 1324 quando la stessa è citata nelle decime per l’abbazia di Santa Maria d’Arabona. E’ arricchita con un bel portale in pietra, che nel 1566 fu danneggiato dalle violente incursioni turche. Nel 1748 subì una restaurazione, resasi necessaria dopo il terremoto del 1720. L’interno è in stile neoclassico e si compone di tre navate e con la volta a botte. La chiesa custodisce un organo e il campanile risale al XVIII secolo.

La festa in onore di San Panfilo si celebra il 28 aprile,
Il 29 aprile è la festa patronale Sant’Emidio.
Maggio il paese di anima con la festa di San Nicola il giorno 13,
il 20 giugno con la festa di San Silverio,
il 25 luglio con quella di San Giacomo,
il 15 agosto si festeggia la Madonna della Strada,
il 16 agosto è festa di San Rocco.

Sempre nei mesi estivi, si organizzano la sagra della lumaca evento all’insegna della degustazione di un piatto principe della cucina locale, le lumache, ciammariche in dialetto. Questi molluschi di terra vengono preparati, come da antica tradizione, con diversi giorni di lavoro. Oltre a questa prelibatezza sarà possibile degustare anche altri piatti della tradizione contadina abruzzese.

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Luglio e Agosto la Sagra della Ventricina.

La sagra propone la degustazioni di molti dei prodotti d’eccellenza della tradizione gastronomica del luogo, come l’ottima ventricina. Sarà possibile gustare anche molti altri piatti della tradizione abruzzese, come pancetta, salsicce, salumi, formaggi, arrosticini, porchette, fritture di pesce, e molto altro.

ventricina vastese

Luglio Sagra delle Melanzane Ripiene.

Sagra all’insegna della degustazioni dei sapori genuini e contadini, come le melanzane ripiene, preparate in molti modi. Durante l’evento sarà possibile assaporare anche altri piatti della tradizione contadina abruzzese.

melanzane ripiene

Sempre nel periodo di Luglio Sagra della Pecora alla Callara.
Importante piatto della tradizione culinaria abruzzese, la prelibata pietanza verrà preparata accuratamente, seguendo i lunghi tempi tradizionali di cottura che rendono la carne morbida e gustosa, e sarà accompagnata da molti e ghiotti contorni.
Non mancheranno stand enogastronomici con altri cibi della tradizione culinaria abruzzese, buoni vini e musica di intrattenimento.

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