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Le Grotte di Stiffe sono un complesso di grotte carsiche situate in Abruzzo, in provincia dell’Aquila, nel territorio del comune di San Demetrio ne’ Vestini, poco sopra l’abitato e frazione di Stiffe da cui prendono il nome. Il progetto di valorizzazione risale ai primi anni degli anni ’70 di questo secolo ma l’apertura del percorso turistico risale al 1991. Da allora ad oggi il numero di visitatori è notevolmente cresciuto. Le Grotte di Stiffe rappresentano una delle attrazioni naturalistiche più importanti della provincia aquilana. La composizione mineraria delle Grotte è molto variabile. Essa è formata in prevalenza da rocce calcaree che rendono le pareti di colore bianco candido ma anche da ossidi metallici che danno alle rocce colori differenti. La temperatura al suo interno è costante tutto l’anno e si aggira a circa 10 °C.

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La presenza del corso d’acqua, che in alcuni periodi dell’anno raggiunge portate considerevoli, è sicuramente la caratteristica più importante delle Grotte. Possiamo dire che nelle Grotte di Stiffe torna alla luce e scorre, sotto lo sguardo di millenarie stalattiti e stalagmiti, un impetuoso torrente sotterraneo che lungo il percorso dà origine a piccole rapide, suggestivi laghetti e vertiginose cascate alte diverse decine di metri. Le copiose acque che erompono nella grotta vengono “inghiottite” dalla superficie nell’altopiano di Rocca di Mezzo-Rocca di Cambio attraverso un laghetto-inghiottitoio, denominato pozzo Caldaio, posto nei pressi della frazione Terranera, a circa 600 m. di dislivello. Il percorso sotterraneo, che si estende per parecchi chilometri, è ancora in gran parte inesplorato.

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Dopo l’ingresso, affiancando il torrente, si entra nella prima Sala detta del Silenzio poiché è l’unica a rimanere all’asciutto per un periodo dell’anno. Da questa galleria artificiale passiamo nella Sala della Cascata, alta una trentina di metri, dove il torrente da vita ad una fragorosa cascata alta circa venti metri e che cambia aspetto a seconda della portata dell’acqua. Dopo essere passati accanto ad un’altra cascata di circa 5 metri, si entra nella Sala delle Concrezioni, una delle più suggestive, dove lo stillicidio dell’acqua ha creato stalattiti e stalagmiti di rara bellezza. Proseguendo si costeggia il Lago Nero e si giunge nell’ultima sala dove termina il percorso attrezzato. Ad un centinaio di metri dalle fine del percorso, in una sala totalmente invasa da un lago profondo 6 metri, si trova una seconda cascata alta circa 25 metri.

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La risorgenza di Stiffe è conosciuta da molti anni dagli abitanti del luogo, infatti esistono documenti che ne fanno risalire la conoscenza dei primi ambienti in tempi molto lontani. Grazie alla presenza del copioso corso d’acqua all’interno della grotta ha permesso, agli inizi del XX secolo, la costruzione di una centrale idroelettrica: alimentata dalle acque trasportate a valle per mezzo di una condotta forzata, di cui qualche tratto è ancora visibile in prossimità dell’ingresso, ed ha costituito fonte di energia sino alla sua distruzione avvenuta durante la seconda guerra mondiale.

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Da allora, ogni anno, dall’8 dicembre al 6 gennaio, le Grotte di Stiffe rinnovano questo appuntamento e, in concomitanza delle festività natalizie, vengono ricreate lungo tutto il percorso turistico le ambientazioni del tradizionale presepe. All’ingresso della grotta si incontrano i Romani nella scena del Censimento, nella Sala del Silenzio viene rievocato il momento dell’Annunciazione ai pastori, e momenti di vita quotidiana dell’epoca, con l’attività artigiana e quella contadina, accompagnano il visitatore fino alle ultime sale, in cui si rimane incantati tra le atmosfere della Natività di Gesù Bambino e dell’arrivo dei Re Magi.

 

Photo Michele Crisci

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